Tuesday, January 23, 2007

L'umidità del male

Tra sogno e realtà, in una sera
verso il crepuscolo dell'anno
fui colto da un'impellente
necessità. La necessità mi
spinse a cercare lo sfogo in
un'osteria lungo la via principale
del centro. L'oste con un sorriso
alieno e malefico mi indico il
servizio pubblico. Esso si trovava alla fine del locale.


Ci misi più di un miuto a percorrere quel lungo corridoio
che sembrava no terminare mai. Non vi nascondo che
l'angoscia cominciò a montare nel mio cuore.
Questa sgradevole sensazione non fece che accrescere
in intensità quando sull'uscio dello sfogatoio
trovai la scritta TOILET, termine inesiste in nessuna
favella umana. Quivi percepii nettamente una mefistofelica
presenza. Decisi comunque di procedere oltre. Il fatto che
l'interruttore della luce fosse posto al di fuori della
ritirata, mi lascio perplesso. Comunque vincendo la mia
debolezza, mi chiusi il chiavistello alle spalle.
Tutto procedeva come ha sempre procedutto
per tutti gli uomini nel corso dei milllenni,
quando all'improvviso giunse il malefico attacco.
La luce si spense. Mi girai di scatto per
sfuggire. Ma in un attimo esiziale il demonio mi
prese il piede con il suo ferale umido tocco.
Un salvatore lafuori accese la luce.
Mi liberai e mi allontanai da quell'anticamera
dell'inferno, avviandomi verso casa con un senso
di indicibile terrore ed un piede bagnato.

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