Tuesday, December 12, 2006

ANA(L)TEMA


Entrare nel bagno significa rivolgere l' attenzione a sé, trovare uno specchio che ci rimandi la propria immagine, ma soprattutto incontrare ciò di cui di ha bisogno.
Sì, sano bisogno, basta desideri indotti dalla società dei consumi!
Significa riconciliarsi con se stessi e con il corpo che si è, vuol dire ritrovare un contatto diretto con la natura attraverso il riconoscimento del nostro bisogno.

Ma la società che tutto regola può attentare al candore immacolato di questa nostra amata stanza. Attraverso di voi. VOI portate la società e i suoi limiti imposti dentro di voi. Essi sono maschere che corrompono il volto e incatenano il corpo.

Attenzione! Lasciate le maschere, o voi che entrate!

Non abbiate paura dei rumori che producete: quello che fuori dal candido tempio sarebbe giudicato molesto, qui è beneagurante segno divino.

Liberatevi del peso e del gonfiore della giornata!

Non proviate ribrezzo del puzzo che se ne va: è l'incenso librato in aria per gli dei.

Non abbiate fretta per paura di venir giudicati da amici e colleghi per una più lunga permanenza: non si condanna nessuno per troppo amore e devozione, semmai lo si invidia con un benevolo sorriso: LUI ha incontrato la sua anima!

Ricordate, infine, che quelli del bagno sono un tempo e uno spazio che nessuno mai vi toglierà: sciagura a quella società che vorrà giungere a regolamentare anche il bagno!
Ebbene, fratelli, nessuno mai ve lo toglierà se non ve lo toglierete VOI STESSI!

Parola degli dei.

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